Conoscevo solo Drupalitalia e ora gironzolo anche su Drupal.it.
Ho partecipato attivamente alla traduzione della 4.7 e questo è tutto. A tratti pensavo di collaborare creando contenuti, guide, FAQ, ma la costanza non è il mio forte.
Vedrò di essere brutale e concisa come sono di natura, per arrivare al punto. Questo non è un confronto, ma solo una lavagna tipo House vs God.
Drupalitalia.org è il team di traduzione ufficiale, Michele ha cominciato a suo tempo e Michele figura come traduttore ufficiale. La community è ampia, la frequenza di aggiornamento del sito bassa.
Drupal.it ha il dominio, una struttura che vorrebbe ricalcare forse più dell'altro quella del sito ufficiale (con moduli temi eccetera), una frequenza di aggiornamento forse maggiore, una tendenza a sperimentare di più o forse a perderci più tempo, appresso al sito, che non il team di Michele (di cui volendo faccio parte anche io, quindi è una critica in primis a me che dico dico e poi non faccio).
Io dico. Chissenefotte del perché si è nati distinti, e chissenefotte di pisciare per delimitare il territorio (sì, va bene, limiterò le volgarità, chiedo scusa).
Michele e Lupin, attivate il modulo sondaggio e vediamo davvero quanti utenti sono d'accordo con la fusione dei due siti. Intanto propongo quanto segue:
- la traduzione è partita da Drupalitalia. Bene, dirottiamo però tutto FUORI dal sito, utilizzando come già proposto altrove una maling list per le traduzioni. Se Lupin e Michele sono d'accordo, io proporrei di aggiungere un blocco fisso su una sidebar, che pubblicizzi e linki direttamente all'iscrizione a questa mailing list, in modo da dirottare chiunque, interno a Drupal.it, interno a Drupalitalia, o esterno a entrambi, sulla mailing list per traduttori
- attiverei un sondaggio che dice: "indipendentemente dalle modalità, saresti d'accordo a fondere i due siti per avere tutto il materiale disponibile sul cms drupal riunito in un solo posto?". E vediamo nel tempo come si evolve.
- inserire un topic nel forum, sticky, in cui si possa liberamente discutere su come provare a fondere i due siti. Oppure come NON provare a fonderli, separando nettamente le competenze (su cui io non concordo, ma qualcuno potrebbe preferirlo). Per esempio cominciando ad assegnare ruoli di redattore a un tot di persone, che una per una si prendano un argomento di cui è stato scritto su entrambi i siti, e fondere, come in una ricerca, quello che hanno scritto là con quello che hanno scritto qui. Per esempio.
Io credo che si possa fare. E spero vivamente in una fusione che cancelli o ridimensioni superpoteri predominii e monopoli. Detto con un sorriso e una punta di provocazione ;)
[crosspostato su Drupal.it]
Non posso che essere d'accordo con quanto dice Giulia. Drupal Italia e drupal.it sono nati come siti separati per diatribe iniziali, ma svolgono la stessa funzione e hanno grossomodo gli stessi utenti. Ora si accavallano anche sul progetto di traduzione.
Di conseguenza non ha senso mantenere due siti separati, e sarei il primo ad essere felice di poter dividere il lavoro.
Ho dato a lupin il mio numero di telefono, ho proposto di spostare il lavoro su un server neutro, ho proposto di scorporare almeno il progetto di traduzione e di documentazione in modo da iniziare a far convergere i due siti. In nessun caso ho avuto risposta positiva.
Visto che Drupal è un progetto collaborativo, e non una partita a risiko a chi ha più carroarmatini, l'unica condizione che pongo è che il lavoro svolto finora resti su un server condiviso, intestato sia a me che a Lupin, o meglio ancora a un terzo che si occupi della gestione del sito, in modo che tutto resti a disposizione di tutti.
La risposta è sempre che Lupin ha un server suo, che utilizza anche per altri progetti quindi non si può spostare niente.
Questa situazione va avanti da due anni, e ora per poter fare assieme la traduzione bisogna per qualche motivo duplicare tutto. Ho proposto a Lupin di diventare redattore di questo sito per condividere le assegnazioni della traduzione, ma neanche questo sembra interessargli.
A questo punto, abbiate pazienza, non ho altre idee migliori. Finché le cose vanno così Drupal Italia va avanti come è sempre andato.
Sinceramente Michele non so più cosa pensare... forse è meglio lasciar perdere le discussioni, forse non prliamo la stessa lingua quando ci scambiamo messaggi privati...
I due siti inizialmente non dovevano avere la stessa funzione... quando tu mi dicesti di voler fare un sito per conto vostro che mantenesse la traduzione (visto che avevate lavorato a quella), io ti ho detto che a me interessava più che altro dare supporto agli utenti.
E infatti non ho mai messo bocca sulla traduzione, eravate voi il team dei traduttori.
Poi avete iniziato a fare anche supporto agli utenti (ed è più che lecito, se qualcuno chiede, tu rispondi).
Diciamo quindi che i due siti pian pianino si sono avvicinati a cosa in realtà volevano gli utenti.
La questione dell'unire i due siti si è posta solo nell'ultimo mese in maniera seria, e questo spero che tu non lo neghi... cioè quando io e te ci siamo sentiti per vedere come si poteva fare.
Eravamo entrambi d'accordo che la miglior soluzione era quella di collaborare alla traduzione (nessuno voleva "accavallare", ti ho solo chiesto se volevi il nostro aiuto, se volevi continuare da solo potevi dirlo).
Ed abbiamo detto... vediamo come va con la traduzione e poi ne parliamo per bene.
Intanto ti ho detto che avrei pensato alle mie questioni (ho il grande problema che il database degli utenti è condiviso con altri siti attivi e in fase di attivazione, per cui ho alcuni problemi...).
Avevamo anche deciso ma questo forse te lo sei scordato di fare un annuncio congiunto per la traduzione, la prenotazione dei moduli, le linee guida, in modo da partire insieme ed evitare i problemi.
Vorrei Michele che inizi ad essere più preciso quando posti, sono stanco di dover replicare a le tue cavolate.
Perchè la prima volta che abbiamo parlato seriamente è stato pochi giorni fa e non da due anni a questa parte.
Ti ricordo che un anno fa, all'ultimo nostro contatto, la tua idea di fusione era:
chiudere drupal.it definitivamente, puntare il dominio su drupalitalia in cambio di un account con alcuni privilegi per me.
Scusa se non me la sono sentita di chiudere una comunità in cui ho perso tempo io e gli altri dello staff.
Lo scopo dei due siti, perdonami, non ci interessa più. Credo sia inutile rimarcare.
Lupin, da utente esterno (giocoforza) alle vostre discussioni, io ti chiedo:
1. il db condiviso è davvero un problema? intendo. io ho una vaga idea di come funzioni drupal. poniamo che domattina io compri un dominio nuovo www.drupalporcalazozza.it e voglia popolare il mio db vuoto con utenti provenienti sia dal db di drupalitalia che dal tuo. qual è il problema? al massimo mi troverò utenti IN PIU', cioè che provengono dagli altri tuoi siti. sbaglio? il db che tu condividi è un insieme più grande del necessario, magari può essere scocciante eventualmente eliminare utenti che di drupal non se ne fottono niente, ma non mi vengono in mente altri problemi. poi, ok, che possa essere scocciante unire i database, filtrarli, controllarli, ok, ti dò ragione.
2. drupal.it che tu possiedi è solo il dominio o anche hosting? intendo, il problema è che come hosting di drupal.it ospiti anche altro? in entrambi i casi non mi sembra impossibile reindirizzare l'uno o l'altro in maniera da avere i file e il db in un territorio neutro, magari ancora da comprare.
3. se sto dicendo un cumulo di stronzate, perché non commenti il mio post dicendomelo? Cioè, ammettendo che tu e Michele abbiate un problema grave di comunicazione ;), perché non ne discutiamo in pubblico anche con gli altri utenti di questo e del tuo sito, invece di tornare sempre al fatto che tu e lui sembrate in disaccordo o quanto meno non vi capite?
*pant pant, che faticata*
[Sono ateo grazie a Dio - Luis Bunuel]
...enter at your own risk...
incredibilmente, dopo due anni di discussioni, abbiamo un accordo, basato su questi 4 punti:
1. creeremo un nuovo sito facendo il merge di quelli esistenti
2. lupin terrà il server e garantirà il servizio con la firma di un contratto
3. inizialmente 4 persone, designate 2 per parte, avranno accesso (db e ftp) al server
4. verrà messo in atto un sistema associativo per prendere collegialmente le decisioni
in breve i dettagli.
evviva!